Parco Santacroce è costituito da sei macro zone, adatte per soddisfare tante esigenze e modalità di vivere il verde!
Parco Santacroce si estende su 26 ettari di natura, frutto di una progettazione complessa che ha ricreato vaste superfici di «bosco planiziale querco-carpineto», restituendo cioè la vegetazione che anticamente ricopriva la Pianura Padana, Intervallato da siepi miste, prati selvatici, zone di «terzo passaggio», permette di studiare l’evoluzione delle piante spontanee, comprendendo anche un’ampia area ortiva, un frutteto con varietà antiche, tipiche o in via di estinzione, e una zona umida in prossimità del canale irriguo, che lo attraversa e che vanta la presenza di una ricca vegetazione elofita, luogo di rifugio e nidificazione per numerose specie di uccelli e per altra piccola fauna.
La superficie di Parco Santacroce è organizzata in spazi e servizi a misura delle esigenze dei visitatori.
L’area è concepita come un’anticamera del Parco, che introduce l’esperienza che si sta per compiere. Le zone di posteggio sono immerse nel verde, in un ambiente che digrada dal bosco alla radura alberata.
Il bosco planiziale, ricco di querce, carpini e altre specie autoctone, consente un’ampia zona ombreggiata per il fitness. Invece, la parte non boschiva è tenuta a prato selvatico, colmo di profumi e colori.
Qui si estende un’ampia superficie dedicata agli orti e ad un frutteto antico, dotata di attrezzature e postazioni per le attività didattiche. I quattro orti sono impiegati per la rotazione delle colture, mentre nel frutteto sono ospitati meli, peri, susini, ciliegi, albicocchi, peschi, oltre ai “frutti dimenticati”: antichi, tipici o in via di estinzione… tante varietà, tutte riunite nella zona est del grande parco naturale, coltivate come da tradizione, per consentirne la conoscenza e per richiamare un’ottica di salvaguardia della biodiversità.
L’area chioschi e pic-nic è uno spazio ricco di alberi e arbusti da fiore, che garantiranno isole d’ombra per ritrovi en plein air!
Qui trova posto un’altra ampia porzione di bosco planiziale, che accoglierà un teatro di verzura per iniziative ed eventi culturali.
In questa estesa porzione del parco sono accolte varietà di piante tipiche, antiche e dimenticate. La parte ovest ospita un vasto prato selvatico e una siepe mista di campagna realizzata con centinaia di giovani piante messe a disposizione della Regione Emilia Romagna nell’ambito del progetto Mettiamo radici al futuro.
Un ambiente salubre, uno stile di vita sano, uno stimolo alla crescita economica: sono tante le opportunità offerte dal parco alla comunità e al territorio.
Serbatoio di biodiversità, polmone verde al servizio della comunità, preziosa dimora della flora e della fauna autoctona, Parco Santacroce consentirà di vivere nuove emozionanti esperienze legate alla scoperta della natura.
Grazie all’impegno della Fondazione CR di Carpi, il Parco è un progetto di ampio respiro che vedrà progressivamente aumentare i suoi servizi, ponendo al centro i bisogni e desideri dei visitatori, portando benefici per la qualità ambientale, la salute dei cittadini, le opportunità di crescita e sviluppo del territorio.
Un rigoroso studio scientifico eseguito dal CNR ha evidenziato le potenzialità di Parco Santacroce per migliorare le condizioni ambientali e la salute dei cittadini.
Nella progettazione del Parco è stato coinvolto l’Istituto per la BioEconomia (IBE) del Consiglio Nazionale Ricerche (CNR) con l’obiettivo di quantificarne i benefici ambientali.
Lo studio ha rilevato come la forestazione promossa dalla Fondazione CR Carpi, finanziata con un capitale botanico di 10.000 presenze, tra alberi, arbusti ed erbe aromatiche, con un significativo incremento della relativa biodiversità e delle specie a più alta vocazione fito-depurativa, contribuisca al miglioramento della qualità dell’aria del territorio circostante, prevedendo un sequestro di circa 244,7 tonnellate l’anno di anidride carbonica, oltre alla rimozione, sempre su base annuale, di circa una tonnellata di inquinanti ambientali.
Parco Santacroce contribuisce a contenere le zone di calore. Le piante e i loro apparati radicali permettono di ridurre le acque di ruscellamento, mitigandone gli effetti in caso di piogge intense e localizzate.
Miglioramento cardiovascolare, maggiore ossigenazione, stimolo muscolare: il fitness in piena natura garantisce un significativo incremento del benessere psicofisico.
Grazie alla ricchezza di percorsi e al riparo naturale dall’inquinamento cittadino, il Parco è il luogo ideale dove svolgere attività sportive all’aria aperta, grazie anche alla prossima implementazione di attrezzature dedicate e di percorsi fitness.
L’attività fisica outdoor è notoriamente benefica per l’organismo umano, perché aiuta a potenziare l’apparato respiratorio e cardiovascolare. Il movimento dilata i vasi sanguigni e fluidifica il sangue, diminuendo il rischio di patologie cardiache, anche mediante l’eliminazione dei radicali liberi.
I muscoli vengono ossigenati, stimolando migliori performance sportive, mentre l’esposizione alla luce solare incrementa la naturale produzione di vitamina D, fondamentale per il corretto assorbimento di calcio e fosforo. Come conseguenza, si rafforzano ossa, articolazioni e sistema immunitario!
Parco Santacroce è uno spazio all’aria aperta sano e sicuro, in cui ritrovare il piacere di stare bene con se stessi e con gli altri.
Il Parco è un’area presidiata, aperta a tutti, in cui è piacevole incontrarsi e socializzare. In tempi in cui sempre più si comunica attraverso device digitali, promuovere l’incontro e l’inclusività contribuisce a spezzare l’isolamento, favorire il confronto, la connessione reale e un rinnovato senso di comunità.
Sempre più studi confermano la capacità di una semplice passeggiata all’aria aperta per migliorare l’umore e favorire il benessere psicofisico. Passeggiare nel verde incrementa i livelli di serotonina nel sangue, l’ormone della felicità, fisiologicamente più bassi in inverno.
L’esposizione alla naturale luce del sole aiuta a ridurre ansia e stress, oltre a combattere la stanchezza psicofisica. Infine, la ricca varietà di ambienti e piante nel Parco Santacroce è sinonimo di una molteplicità di profumi, colori e sensazioni che stimola positivamente la mente, favorendo la creatività ed il benessere.
Parco Santacroce è il luogo giusto dove imparare a prendersi cura delle piante, coltivare la terra e a tutelare la biodiversità.
Stare all’aria aperta, in ambienti e contesti diversi, permette ai più piccini di raggiungere un corretto equilibrio psicofisico: stimola la curiosità, l’autonomia, la responsabilità, il senso di avventura, la capacità di stupirsi, la fantasia, la creatività, l’immaginazione, ma anche la motricità e lo sviluppo dei cinque sensi.
Correre sotto un cielo aperto, consente di nutrire pienamente il sentimento di libertà!
Nel progetto di Parco Santacroce, grande importanza è data agli orti didattici – luoghi di apprendimento in cui promuovere il sapere legato alla coltivazione e alla cura delle piante.
Nel Parco sarà possibile sperimentare tecniche agronomiche antiche e moderne, veder nascere, crescere e svilupparsi le più diverse specie vegetali, immergere le mani nella terra.
Ogni percorso didattico-scientifico diventa così un viaggio alle radici della conoscenza, proiettato verso il futuro.
Grazie all’assortimento di habitat naturali e alla ricchezza di servizi, il Parco sarà un’area d’attrazione per stimolare la crescita del territorio.
Rivolto a un ampio bacino di utenza, da quello locale a quello del turismo culturale e naturalistico sempre più in cerca di oasi naturali da scoprire, Parco Santacroce offre una nuova attrazione e genera una significativa valorizzazione del territorio circostante.
L’area in cui si colloca Parco Santacroce, di proprietà della Fondazione CR Carpi, è ricca di storia.
Il Parco Santacroce, dall’epoca romana a oggi.
Abitata già dal primo secolo, è stata a lungo insediamento romano, come testimoniato dai resti di un’antica necropoli e dal ritrovamento di una moneta con l’effigie dell’imperatore Tiberio (42 a.C. – 37 d.C.)
Zona fertile e salubre, l’area vede lo sviluppo delle vie d’acqua con la rettifica del fiume Secchia nel XIV secolo a opera dei signori di Carpi. L’alveo del fiume corrisponde in parte all’attuale strada dei Mulini, che fiancheggia il parco.
Anticamente nota come Villa Pozzolo, la località prende in seguito il nome di Santa Croce dalla chiesa parrocchiale eretta.
La Fondazione acquisisce l’area sulla quale è oggi presente Parco Santacroce e procede a una prima progressiva messa a dimora di specie arboree e arbustive. Nel corso del tempo gli esemplari piantumati hanno dato origine a boschetti e piccoli ecosistemi.
La necessità di ricreare ambienti naturali e polmoni verdi da poter fruire in prossimità delle città, emersa con preponderanza negli ultimi anni, induce la Fondazione CR Carpi a intensificare l’azione intrapresa nel recente passato e a ideare un grande parco urbano capace di coniugare un rigoglioso contesto naturale a una gestione puntuale dell’area e delle sue attività, da mettere a disposizione dei cittadini. Una lussureggiante cornice verde, accogliente, sicura e inclusiva per il tempo libero, l’attività motoria all’aria aperta, la socializzazione e i sapere, cui trovino sintesi tutti gli obiettivi statutari della Fondazione, a sostegno di arte, cultura, ricerca scientifica, salute, sport, formazione, tutela della famiglia.
Il progetto è esposto al territorio. Presenti, oltre alla cittadinanza, le autorità locali, gli esponenti del volontariato, membri del CNR e la Vicepresidente della Regione Emilia Romagna con delega al Patto per il clima: coordinamento interassessorile delle politiche di prevenzione e adattamento ai cambiamenti climatici e per la transizione ecologica, Elly Schlein.
Nell’aprile del 2021 si svolge la cerimonia simbolica della posa del primo albero che dà avvio alla nuova forestazione e che porterà il parco a ospitare 10.000 presenze vegetali. Il Presidente della Fondazione, Corrado Faglioni, pianta un carpino: una scelta non casuale poiché la tradizione popolare vuole questo albero legato all’origine della città di Carpi.
Nella tarda primavera del 2022 Parco Santacroce raggiunge le 10.000 presenze botaniche oltre a un’ampia area ortiva e un frutteto antico. Nuove aree e servizi saranno progressivamente messi a disposizione del pubblico.
Nuovi servizi e nuove strutture saranno progressivamente integrati nel parco, confermando il suo orientamento all’innovazione.
Grazie alla Fondazione CR di Carpi, Parco Santacroce crescerà nel tempo, aumentando servizi e funzioni. Ecco quindi una panoramica del parco che verrà: non un sogno, ma un forte impegno della Fondazione CR Carpi verso la comunità.
L’area ortiva sarà affiancata da un ampio pergolato attrezzato con tavoli, sedute, punti di ricarica elettrica e rete wi-fi, per sessioni di outdoor education rivolte alle scuole.
Il Parco sarà oggetto di studi naturalistici e tesi di laurea da parte di studenti universitari, così come la sua “tecnologia invisibile” potrà essere analizzata e migliorata in collaborazione con gruppi di lavoro degli istituti tecnici locali. Menù e preparazioni culinarie a base dei prodotti degli orti potranno essere sviluppati dagli studenti degli istituti alberghieri e dei centri di formazione professionale, mentre stage, corsi di formazione, workshop potranno svolgersi in collaborazione con istituti scolastici, università per tutte le età, aziende.
Immerso nel bosco, sorgerà un anfiteatro perfettamente integrato nel verde, dove sarà possibile tenere spettacoli dal vivo, concerti, proiezioni, incontri ed eventi.
Lo spettacolare teatro di verzura è destinato ad accogliere eventi di ogni tipo mentre le aree prative potranno essere adibite a esposizioni di land art, fotografia, pittura, arti visive anche in collaborazione con musei naturalistici, altri parchi e università. A fare da cerniera fra il Parco Santacroce e la città di Carpi, è la Saletta della Fondazione, spazio espositivo situato nel centro storico, che consentirà di esibire e valorizzare le esperienze, stimolare la cultura della sostenibilità, invitare alla visita.
Il Parco sarò dotato di percorsi benessere e fitness per un’esperienza di allenamento nella natura ad ogni età.
All’ombra di alberi e arbusti, il grande Parco prevede la realizzazione di due chioschi e di un’area pic-nic, per momenti di ristoro immersi nel verde.
Sarà inoltre allestita un’area gioco, interamente inclusiva e plastic free, dedicata ai piccoli visitatori del grande parco.
Parco Santacroce è il nuovo importante strumento che la Fondazione CR Carpi rivolge e dedica alla comunità.
La Fondazione CR Carpi nasce nel 1991, ereditando l’impego per lo sviluppo del territorio dell’Istituto bancario carpigiano che fin dal 1841 svolge, per la comunità locale, una fondamentale funzione di crescita in diversi settori.
Da 30 anni, la Fondazione promuove lo sviluppo sociale, culturale ed economico nei comuni di Carpi, Novi di Modena e Soliera, amministrando un patrimonio di quasi 300 milioni di euro.
Nell’ottica del sostegno allo sviluppo e al benessere della comunità, nasce l’idea di dotare il territorio di un grande polmone verde, in grado di assorbire significativamente l’inquinamento e di tutelare il tesoro della biodiversità, oltre a essere una lussureggiante cornice per attività all’aria aperta, didattica outdoor, cultura ed eventi collettivi.
Parco Santacroce è stato pensato e progettato come un incubatore di arti, sapere e tradizioni in grado di produrre una profonda innovazione, a beneficio di tutta la comunità locale.